Guccini Francesco – Quattro Stracci tab

re
E guardo fuori dalla finestra e
do                           sol do sol
vedo quel muro solito che tu sai,
re
sigaretta o penna nella mia destra,
        do                        sol do sol
simboli frivoli che non hai amato mai;
si-
quello che ho addosso non ti e' mai piaciuto,
do                               
racconto e dico e ti sembro muto,
sol 
fumare e scrivere ti suona strano,
la
meglio le mani di un artigiano
  sol            do             re
e cancellarmi e' tutto quel che fai;
            sol          re
ma io sono fiero del mio sognare,
          mi-               do
di questo eterno mio incespicare
          sol               re               sol   do do do do sol do sol
e rido in faccia a quel che cerchi e che mai avrai.

Non sai che ci vuole scienza, ci vuol costanza, 
ad invecchiare senza maturita';
ma maturo o meno io ne ho abbastanza 
della complessa tua semplicita';
ma poi chi ha detto che tu abbia ragione, 
coi tuoi "also sprach" di maturazione 
e' un'illusione pronta per l'uso, 
da eterna vittima di un sopruso,
abuso d'un mondo chiuso e fatalita';
ognuno vada dove vuole andare, 
ognuno invecchi come gli pare,
ma non dire a me cos'e' la liberta'.

La liberta' delle tue pozioni, 
di yoga, di erbe, psiche e di omeopatia,
di manuali contro le frustrazioni, 
le inibizioni che provavi qui a casa mia,
la noia data da uno non pratico, 
che non ha il polso di un matematico,
che coi motori non ci sa fare e 
che non sa neanche guidare,
un tipo perso dietro le nuvole e la poesia;
ma ora scommetto che vorrai provare 
quel che con me non volevi fare:
fare l'amore tirare tardi e la fantasia.

La fantasia puo' portare male 
se non si consce bene come domarla,
ma costa poco, val quel che vale, 
e nessuno ti pur impedire di adoperarla;
io se dio vuole non son tuo padre, 
non ho nemmeno le palle quadre,
tu hai la fantasia delle idee contorte, 
vai con la mente e le gambe corte
poi avrai sempre il momento giusto per sistemarla;
le vie del mondo ti sono aperte, 
tanto hai le spalle sempre coperte
ed avrai sempre le scuse buone per rifiutarla.

Per rifiutare sei stata un genio, 
sprecando il tempo a rifiutare me,
ma non c'e' un alibi, non c'e' un rimedio, 
se guardo bene no, non c'e' un perche';
nata di marzo, nata balzana,
casta che sogna di esser puttana,
quando sei dentro vuoi esser fuori 
cercando sempre i passati amori
ed hai annullato tutti fuori che te
ma io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, 
quei quattro stracci in cui hai gettato l'eri,
                                          sol re 
persa a cercare per sempre quello che non c'e'. 

                   sol
ma io qui' ti inchiodo...
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